Scritto da © matris - Dom, 10/06/2012 - 19:41
Spire del tempo
negli argini scoscesi
le crune fredde del cielo
parlano di astri
incuneati nello spazio-tempo.
Prendi o mano infinita
le stelle cadute,
tra artigli spezzati,
alla voce del cuore
suonano viole d’amore
ed arpe accordate
ai richiami delle fate.
Cocenti anni,
passati baluardi
di un giovane incanto
e nettare impalpabile
di vita sparso alla terra
di un cielo seminato,
poi il calore d'un amore
e il cuore ha sobbalzato
annichilito dal lampo
irradiato dal lume della tua bellezza.
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