pezzi di vetro incidono dolcemente.
Li lascio fare, le parole decidono la profondità
io non mi muovo mentre loro trovano tutto
tutto quello che è nascosto,dimenticato
non faccio nessuno sforzo,nessuna iniziativa.
Solo muovere velocemente gli occhi,le dita, in silenzio
ed in silenzio soffrire.
Ho bisogno delle parole come una pianta ha bisogno della pioggia,
Ho sete della sublime emozione che zampilla dalle fontane del palazzo della mia anima,
Ho fame di tutta quella carne lasciata ad abbrustolire tra le pagine,
Ho voglia di essere tramortita dall'amore
decido di sussurrarlo a me stessa,perché i pezzi di vetro sono miei.
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Sotto gli occhi.
Nelle vene.
Le unghie dentro la pelle.
La luna si copre la bocca con mani fatte di nuvole.
Accendo un'altra sigaretta.
Sorrido.
Pura adolescenza.
Io, seguendo l'inchiostro.
Perversamente mia
Musa*
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