Scritto da © matris - Ven, 01/10/2010 - 15:57
Cercavamo distrazioni
trovammo distruzioni.
L’amore arrivava e ripartiva
come un treno in ritardo
lo aspettavi e non passava,
ti giravi e ti sfrecciava vicino
lo sentivi sferragliare e fischiare.
Grande, grande, grande amore,
come un turbine di vento
la passione ti prendeva,
il motore cantava felice
ma ora il giocattolo si è rotto
ed io non so più per chi devo amare.
Ora il gioco si tinge di rosso,
il rosso del mio sangue,
il rosso del mio cuore,
il rosso del mio peccato.
Donna non amarmi ancora
lasciami solo a gridare
la mia infelice realtà
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