Italia, dolce terra, io più non tornerò
perché nel forestiero, non mi ritrovo, no...
Italia, ti diranno... di non sapere che
fosti la mezzaluna
più fertile che c'è.
Fosti l'estate illustre
che al sole si bagnò
Gira la ruota... gira
sui calchi dell'età...
Noi fummo quegli imbelli
con una ruota in più.
Italien… italiano,
è quel Cuore stranito
che ti indica una strada...
quattro case per Te.
Italiano è quel cuore
che ad un passo da te
suole dirti “non è tardi........
Venga a prendere un caffè.”
Italien, italiano,
è quel cuor che, all'insaputa,
ti saluta da lontano,
senza chiedersi perché.
Io che fui della Baviera,
un illustre romanziere,
spesso vado nel quartiere
per saper della città.
La città che propende al mio cuore,
non ha gente diversa da me...
O forestiero, stranito pittore,
che mi hai voluto
al desco, al focolare,
dalla mia Terra saprai che ti amo
col fior di melo
e l'arancia nel the.
-Libera traduzione dall'originale testo di J.W.Goethe.-
- Blog di Giuseppina Iannello
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