Scritto da © matris - Mer, 15/09/2010 - 02:27
Correvano le cinque nel meriggio caldo
correvano le anime dei tori dalla testa ricurva
correvano le anime dei tori dalla testa ricurva
chi avrebbe salvato il nero mantello dalla furia
sarebbe ritornato all'ovile il sudato fremito
sgozzato il giorno ridevano le genti gremite
di pallida gioia s'infervoravano le menti assopite
sarebbe ritornato all'ovile il sudato fremito
sgozzato il giorno ridevano le genti gremite
di pallida gioia s'infervoravano le menti assopite
diafano il corno acuminato tagliava l'aria sibilando
come vetro smerigliato diamante incastonato
il grezzo passato dimenava ammantato ferito
malandato ricurvo sul selciato distrutto d'amore
l'odio ottenebrato rivangato inusitato perduto
disadorno di spine il suo peccato precettato
penoso rantolo dilaniato ostruito dal rigurgito
divorato ridotto a brandelli pacato il gorgoglio
sordo divenne sibilo e soffio di vita deflorato.
come vetro smerigliato diamante incastonato
il grezzo passato dimenava ammantato ferito
malandato ricurvo sul selciato distrutto d'amore
l'odio ottenebrato rivangato inusitato perduto
disadorno di spine il suo peccato precettato
penoso rantolo dilaniato ostruito dal rigurgito
divorato ridotto a brandelli pacato il gorgoglio
sordo divenne sibilo e soffio di vita deflorato.
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