Scritto da © Ardoval - Mer, 30/11/2022 - 09:08
Lui aveva gli occhi castano chiaro e il naso storto; lei i capelli neri e il viso che lo specchio non le faceva bello. Lui aveva un ciuffo di capelli ribelle; lei la dolcezza di chi la delusione teme.
Si incontrarono alla festa del santo patrono, tra i bagliori e i botti dei fuochi.
All'improvviso, come accade a certi amori, che cercati non si trovano, ma se non pensati arrivano da soli, si presero per mano. Ci pensò la notte a sciogliere il ghiaccio della loro tenerezza e a disegnare sulla spiaggia i passi scalzi dei loro baci.
A riva, l'onda si stese piano, per non coprire il loro respiro, quando si distesero sulla sabbia.
Da quel giorno, attraversarono insieme prati senza erba, giardini fioriti, strade asfaltate, vie polverose e vicoli nascosti al sole.
Ma quando le ore del calendario cominciarono a pesare sulle loro schiene e le spalle curve a fare ombra alle loro gambe, sparirono nel bosco di betulle, assieme ai versi di una canzone e a quattro accordi di chitarra.
Si incontrarono alla festa del santo patrono, tra i bagliori e i botti dei fuochi.
All'improvviso, come accade a certi amori, che cercati non si trovano, ma se non pensati arrivano da soli, si presero per mano. Ci pensò la notte a sciogliere il ghiaccio della loro tenerezza e a disegnare sulla spiaggia i passi scalzi dei loro baci.
A riva, l'onda si stese piano, per non coprire il loro respiro, quando si distesero sulla sabbia.
Da quel giorno, attraversarono insieme prati senza erba, giardini fioriti, strade asfaltate, vie polverose e vicoli nascosti al sole.
Ma quando le ore del calendario cominciarono a pesare sulle loro schiene e le spalle curve a fare ombra alle loro gambe, sparirono nel bosco di betulle, assieme ai versi di una canzone e a quattro accordi di chitarra.
Qualcuno dice di averli visti, da qualche parte, sotto un cielo diverso, ma insieme ancora adesso. Lui senza ciuffo, stempiato e magro; lei con i capelli innevati che non le coprono più la faccia. Lui che le sorregge il passo e lei che lo abbraccia.
Si narra che, quando l'aurora dipinge la rugiada d'arcobaleno, nel bosco di betulle l'aria vibra di una melodia, che tutto intorno si commuove, tace e sta a sentire, mentre, d'incanto, appaiono mille farfalle azzurre che danzano, tra fili di pioggia che non le bagna ed il vento che le accompagna, cantando:
"amore che amore cerca e vero amore trova, canta amore che non si perde, ma che si rinnova".
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