Scritto da © matris - Dom, 17/04/2011 - 17:18
Il senso della sfiga
Cercava i parenti in qui nati la sfiga che approda sulle coste d’Italia, si ma dove!? .. al Sud. Non si chiamerebbe sfiga se approdasse in altri lidi, l’Italia è perfetta per viverci, scendendo dalla barca in movimento sulle onde, la sfiga cede il passo alla fortuna, si trattava di un piccolo passo reso ancorato dal peso dell’età avanzata a cena e gettata via nella spazzatura di Napoli.
La fortuna è che non gliela levano mai, la sfiga.. e l’eletto parla al prefetto credendo perfetto il piano prima imperfetto, ora per il prefetto è ordinare lo smaltimento dei quintali di ciccia avanzata sulla strada attraverso una dieta che parta direttamente dalle tasche smunte dei cittadini. “Ahoo, ma siamo tutti passi”, come direbbe il capo della sinistra coalizione, qualcuno potrebbe non più guadagnarci. Elettrica la presa di posizione della giunta da poco rifatta e munta, tornata nelle stalle dalle stalle del centro ‘nu poco anch’io. Lavoriamo bene ed il sindacato alza la voce verso le montagne innevate di sacchetti per babbo natale… ora li porterà nel suo laboratorio al polo nord per farne dei bei giocattoli per tutti i bimbi del mondo. Che idea avere un babbo natale al governo della slitta piena di sacchetti d’immondizia pronti per fare i regali ai bambini poveri. Che fortuna esserne gli elettori, il rigido inverno smaltirà piano piano e l’estate termovalorizzerà i profumi nell'aria, si avranno per tutti tanti sacchetti colorati con ogni ben di Dio.
Non dobbiamo rinunciare mai ad un bel natale formato famiglia… la sfiga è bandita dalla tavola imbandita della giunta per l’occasione.. Ecce Homo.
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