Scritto da © matris - Mar, 10/07/2012 - 20:33
S'apre a porta l'affannoso sole
a volte le mire si fregiano di essere
sorde realtà
sembra tutto reale
il diafano scorrere via lento
fa sembrare naturale la plastica dei fiori
sbocciati al mondo per immane tragedia
riavremo le nostre fotografie stracciate d'indecisioni
a barattare orgasmi lenti al destino sacrificale della vita
a spingere soli l'infinito apparire della luce nel buio cosmico.
Affusolati scafi dimorano nella mente, vettori primari,
tremolii necessitano di moto dinamico per far sorgere la paura
non distendere le tue mani al mondo ora che porti la mia ancora
abbraccia con me questo percorso ora che denso posa il tuo amore la mia vita.
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