blog di poetella

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- Perché, scusa, se non gli mandavi quel messaggio? Che cambiava?

- (...)

Dal ferro da stiro densa nuvola di vapore che sventaglia tutt’attorno, sbuffando. Sguardo fugace d’attesa, tra le due. Di speranza d’intesa. Di speranza di.

 

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Queste cose, queste case che ritrovi - ritornano

da chissà quali vite. La tua lontana. Giovinezza.

Da altre congiunzioni, più o meno astrali, carnali.

Sperduti intrecci di sogni.

Peonie nel vaso.

E tende di pizzo Valencienne.

alcune ancora da montare. Accucciate come cammelli.

Ragazzi attorno. Sudati.

Un accampamento turco, lucente,

a Piazza del Popolo.

 

 

 

 

 

 

 

Troppo pochi, mi pare, stamattina

a guardare questo cielo. Che schiara.

(io non posso non)

Frettolosi, vanno

 

 

Carica sensuale (luce lucida, scorrevole)
questi colori, questi abbagli.
Languore e fiamma.

 

Onda che cresce, che incombe.

Accumulo di stupore,

onda si gonfia,

come ansia sale. Acqua. Sono acqua.

Sta tornando

nel riflesso rossastro (qualcuno quasi viola) e giallo

e verde marcio della foglia

nell’aria.