Scritto da © Fausto Raso - Dom, 04/02/2024 - 18:44
Il caso di Ilaria Salis, detenuta nelle carceri di Budapest, in Ungheria, ha "scatenato" la curiosità di alcuni lettori sulla differenza che intercorre tra "ungarico" e "ungherese". Insomma, se ambi (sic!) i termini si riferiscono all'Ungheria perché si dice "impero austro-ungarico" e non "impero austro-ungherese" e gli abitanti perché sono chiamati ungheresi e non ungarici? La questione è relativamente complessa. Vediamo, quindi, di fare un po' di chiarezza. L'aggettivo ungarico, tratto dal sostantivo ungaro, ci riporta al latino tardo Hungari, gli Ungari o Magiari, da magyar ‹må′d’år›, mentre l'aggettivo ungherese è stato coniato su Ungheria, con il normale suffisso "-ese" atto a indicare un'appartenenza geografica (ungherese, francese, danese) o sociale (marchese, cortese). Con il trascorrere del tempo si è stabilito di adoperare l'aggettivo ungarico (o ungaro) solo nel significato "storico", in particolare la storia medievale, cristallizzandosi, però, in alcune espressioni come "impero austro-ungarico", "esercito austro-ungarico" ecc. In tutti gli altri casi, vale a dire fuori del significato storico, l'aggettivo normalmente adoperato è ungherese. In campo letterario, però, si preferisce il termine "magiaro", più vicino all' "origine etimologica".
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