Scritto da © redazione - Gio, 22/12/2011 - 16:51
La poesia "La tela del ragno" di Pino Tota si classifica al primo posto e vince il nostro concorso 2011. Il premio consiste nella costruzione di una silloge di poesie del poeta a cura del nostro staff.
La tela del ragno
Mantide bellissima
ti sapevo
che quando nasce
nei ronzìì l'estate
tra l'erba
agguati trama
mentre di gocciole
addensa
la sua tela
il ragno.
E fantasma fu
la parola
che fiorì sulle labbra
ancora in gemito,
fino al sussurro
fino all'oblio...
sfuggente la sua traccia
s'inabissò dietro il velo
della sera,
sulla sponda dell'addio...
onori e lodi anche al:
secondo classificato Ohrasputin, con la sua:
le mie foglie fischiano Mahler, partendo
Ho baciato più forte
stanotte
smarrendo sonno e sole
ho stretto l’amore
di vetro e vetriolo
soffocandolo del mio gioco alla morte
nell’urlo conclusivo
ho concluso
di una buona vittoriosa salvezza
o forse della più dolce tra le sconfitte
ho amato il tuo bisogno che passa
sistematicamente dal mio
in una vogliosa ghigliottina di speranza
per mille teste e desideri
recisi
caduti
alla rinfusa nelle ceste rivoltose
così poco rivoluzionarie
per un futuro senza più teste
dicono
ma almeno con ambigue soluzioni
di una più malata decisione democratica
però ho baciato
ho baciato più forte
prigioniero di lenzuola e serpenti
sussurrando sciocchezze amorose
alla punta del coltello
con le voglie di un vecchio satiro
dove perdo e riperdo
odiando amando
con le prospettive concrete
di un disegno troppo solitario
per essere davvero il nostro manifesto
dipinto sul cielo
della camera di tortura del nostro
finalmente sgangherato ultimo amore
e complimenti al:
terzo classificato, Piero Lo Iacono con:
Nel sogno tu mi baciasti così forte
Nel sogno tu mi baciasti così forte
che mi svegliai.
Sul collo mi stava la sterlizia
che mi desti baciandomi.
I pistilli le tremavano ancora.
E l’odore vellicato
proruppe più prepotente
come se il fiore
sapesse di appassire.
Mi svegliai con più freddo
di quanto ne avessi
prima di addormentarmi.
Provai a ridisegnare il sogno viviparo:
la tremula acqua sulla barca della tua mano,
la spuma irosa della risacca,
le mille iridescenze prigioniere
del cristallo-sigillo della bolla,
i daini in fuga dalla tagliola
dove mi lasciarono cadere
a infrollirmi di febbri e di frodi.
Gloria al lampo che diventa pietra!
Alla pietra mutata in luce!
Al tuono risorto acqua! Gloria!
Ringraziamenti sentiti a tutta la redazione, Manuela, Anna per aver coordinato seguito e divulgato l'iniziativa, a Gio per aver numerato e copiato i testi, agli autori che hanno partecipato, a Francesco Anelli e Gabriele Menghi per aver scelto la poesia premiata, a Franco Pucci che si occuperà di editare la silloge per il primo classificato e l'antologia a ricordo (non lo sa ancora, speriamo non resti secco alla notizia).
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