Scritto da © woodenship - Lun, 25/01/2021 - 23:40
Ricorre cordoglio notturno, greve
flautare cinereo, cellule in aria
di morte sospesa. Gelido e spesso
sul tavolaccio è il cubo: argenteo luce
fulcro asettico e tragico di leva.
Opaco l'universo ci si pesa
a sbilanci d'amalgama ristretto
come i "sommersi" in cuccetta di lager
subendo la metrica di baracca:
che alluda alla combustione dei corpi
poi che il fuoco li dilata in fumo acre?
Mesto s'apprende rammarico all'osso
ch'è a tappeto il russare stanco: verso
costante, s'allarga d'orrore a bocca
fino ai pidocchi tra coperte e nasi
in collottola imbucandosi sozzo.
Storia che, come granchio, corre a mare:
che indietreggi, pare, eppure s'avanza
ai gabbiani sfuggendo tra gli scogli.
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Inserito da live4free il Mar, 26/01/2021 - 16:58. #
Tocchi questo delicato argomento col tuo garbo, misto a stupore, orrore, incredulità, rabbia, dolore: sentimenti che tutti provano (o dovrebbero!) di fronte a tali drammatici, orribili eventi.
Spazio alle riflessioni.
Un carissimo abbraccio.
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Inserito da woodenship il Lun, 01/02/2021 - 23:20. #
Un carissimo abbraccio anche a te, mia cara Live e grazie di cuore per la condivisione.
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