Scritto da © Giuseppina Iannello - Sab, 22/08/2020 - 15:47
Faceva il suo ingresso l'estate,
con il vigor del sole,
tra le pareti chiare
della casa,
dalle finestre schiuse:
ogni cosa brillava
c'era un odore fresco di cedrina,
di cose ormai lontane
e di altre officinali
piante.
E c'era, soprattutto,
la mamma che cantava
e riempiva le stanze
del suo canto argentino.
Spesso in quei dì gioiosi,
noi si andava
per vie silvestri
a raccoglier le more;
io mi annoiavo un po'.
Rivedo le nostre mani protese
ai frutti dolci del rovo
e le stradine bianche
che diventavan d'oro
nel meriggio solare.
Oh estate, dolce estate della vita,
non ti compresi mai abbastanza.
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Inserito da woodenship il Lun, 24/08/2020 - 00:37. #
Sempre ricche di malinconia le tue poesie, ma anche molto belle
Un abbraccio
......W.....
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Inserito da Giuseppina Iannello il Lun, 24/08/2020 - 09:46. #
Grazie di del tuo commento.
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