Scritto da © Livia - Lun, 22/04/2019 - 13:39
resistono nel tempo
tremano nel moto
oscillano nelle scosse, onde,
quando ascoltano parole
portate dai senzanome
pietre su isole, malinconiche torri
forti nel cemento del tempo
dei nostri disavanzi.
Firmo il mio nome sul foglio degli evasi
dei linguaggi esiliati
ma credo in queste pietre,
non crollano di salsedine
ancorate in attesa della prossima poesia
del prossimo vento,
innamorate delle ombre
proiettate su questi muri di silenzi
colme di voci dentro
pietre soleggiate, calde dell'ultimo raggio
che si beve il mare,
pietre che si tengono negli occhi
tinte di catrame
nere d'inchiostro
tremano nel moto
oscillano nelle scosse, onde,
quando ascoltano parole
portate dai senzanome
pietre su isole, malinconiche torri
forti nel cemento del tempo
dei nostri disavanzi.
Firmo il mio nome sul foglio degli evasi
dei linguaggi esiliati
ma credo in queste pietre,
non crollano di salsedine
ancorate in attesa della prossima poesia
del prossimo vento,
innamorate delle ombre
proiettate su questi muri di silenzi
colme di voci dentro
pietre soleggiate, calde dell'ultimo raggio
che si beve il mare,
pietre che si tengono negli occhi
tinte di catrame
nere d'inchiostro
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