Scritto da © luccardin - Gio, 01/02/2018 - 21:47
Non mi volto più indietro
a cosa serve piombare nel passato
rivedere con la sola voce del silenzio
il raccolto del tempo.
Mi sento smarrito
da questa lunga tua malattia
non cancello niente
in me è ancora
l’ultima parola che ti dissi :
domani
adesso è tardi.
Rimane solo l’illusione
di aver creduto come te
nella vita
forse non è bastata la fede
l’essere giusti senza lamenti.
Tu rimani con me
in questo mio porgere
l’altra guancia con un sorriso
mi resta la sconfitta umana
il labile respiro dei giorni solitari.
Che Dio sia in te e ti sollevi
dall’angustia della morte
le mie lacrime asciugale
con la luce del tuo volto.
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