Scritto da © luccardin - Gio, 19/10/2017 - 21:10
L’amore ha le sue ore d’agonia
e di poche speranze
vive il mio sguardo.
Non ha pace l’anima
quanto più è spietato il ricordo che separa.
Anche tu pallida rosa
dissanguata dalla luna
non vivi più i tuoi sogni.
Dove erano i tuoi cieli
ora ci sono
notti vuote e buie.
Se è nel giusto
il morire che ci accompagna
non è forse il dolore
un alba che si rinnova.
Sono così lontano
dai battiti del cuore
che non serve interrogare l’anima.
Lontano da ogni amore
chiedo di uscire dalla vita
quando é il nulla
che germoglia il domani.
Cantami malinconia
la sincerità di questa vita
quando piange e si strugge
in amore e in altri orizzonti.
Io ho in me un cielo che arde di stelle
ma è così fragile il respiro
il suo attimo di vita
saprò mai
in quale domani io vivrò di te.
L’amore ha le sue ore d’agonia
e di poche speranze
vive il mio sguardo.
Non ha pace l’anima
quanto più è spietato il ricordo che separa.
Anche tu pallida rosa
dissanguata dalla luna
non vivi più i tuoi sogni.
Dove erano i tuoi cieli
ora ci sono
notti vuote e buie.
Se è nel giusto
il morire che ci accompagna
non è forse il dolore
un alba che si rinnova.
Sono così lontano
dai battiti del cuore
che non serve interrogare l’anima.
Lontano da ogni amore
chiedo di uscire dalla vita
quando é il nulla
che germoglia il domani.
Cantami malinconia
la sincerità di questa vita
quando piange e si strugge
in amore e in altri orizzonti.
Io ho in me un cielo che arde di stelle
ma è così fragile il respiro
il suo attimo di vita
saprò mai
in quale domani io vivrò di te.
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