Cielo mesto | Poesia | Giuseppina Iannello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Cielo mesto

Cielo mesto,
nell'ora del tramonto
qui, sulla riva, mi ritrovo
in pianto;
lascerò il mare...
Che malinconia...
Dille che l'amo e che
la penso tanto.
Là, sulla loggia
noi danzammo;
fu come un sogno.
 
Se ritorna la bimba del
sogno,
coi capelli sfuggenti
sul mare, dille cielo,
che sempre l'amai,
dille, vento
che penso al ritorno.
 
O cielo mesto,
nell'ora del tramonto
posi la mano timida
al mio cuore,
senza parole.
E lei mi intese:
dunque, professore,
perché non parli?
Perché non dite nulla?
 
O mia fanciulla...
No, non amareggiarti del cuore
che non tace.
Presto, ritorno.
 
O cielo mesto,
fammi una promessa:
dalle, quel sole
della giovinezza,
dalle il mio bacio,
l'intima certezza,
risplendano i suoi occhi,
ancor più belli.
 
* Voce parlante G.Pascoli. *

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