Scritto da © Enzo53 - Mar, 27/01/2015 - 11:22
M’incammino lentamente
per le strade della città.
Brandelli di frasi cadono
come elemosine dell’ironia
nella scuola invisibile
della mia meditazione.
Tra rovine d’edifici,
piedistalli grezzi e insudiciati,
superba e unica
s’innalza la statua del tedio.
Sembianze d’impenetrabili sorrisi
oscurano i volti
glorificandoli vagamente di segreto.
L’infelicità si blocca
sulle mie labbra
in un pozzo di gesti abbozzati.
E le tenebre si rischiarano
nei fuochi fatui dell’infedeltà.
per le strade della città.
Brandelli di frasi cadono
come elemosine dell’ironia
nella scuola invisibile
della mia meditazione.
Tra rovine d’edifici,
piedistalli grezzi e insudiciati,
superba e unica
s’innalza la statua del tedio.
Sembianze d’impenetrabili sorrisi
oscurano i volti
glorificandoli vagamente di segreto.
L’infelicità si blocca
sulle mie labbra
in un pozzo di gesti abbozzati.
E le tenebre si rischiarano
nei fuochi fatui dell’infedeltà.
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