Scritto da © Enzo53 - Dom, 18/05/2014 - 12:36
Vecchie case brune
incoronano la collina,
fondendosi con il paesaggio
e i toni scuri dei maggesi.
Nelle strade la luce meridiana
fruga affettuosamente
le rughe tenebrose del paese
e crea una festa discreta,
domestica,
senza tripudio.
Sulle altane e nei ballatoi
le donne lavorano al tombolo
con un sorriso savio
sulle bocche mute.
E il merletto fiorisce,
come un sortilegio,
dai fuselli e dalle trine
in un moto aereo e
musicale delle dita.
In piazza un gruppo di ragazzi,
con gli occhi fissi
a rappresentarsi mitici misteri.
E i pensieri vagano
oltre le nuvole chiare,
caricandosi di tinte verdognole
nei riverberi del cielo invisibile,
al di là delle colline.
incoronano la collina,
fondendosi con il paesaggio
e i toni scuri dei maggesi.
Nelle strade la luce meridiana
fruga affettuosamente
le rughe tenebrose del paese
e crea una festa discreta,
domestica,
senza tripudio.
Sulle altane e nei ballatoi
le donne lavorano al tombolo
con un sorriso savio
sulle bocche mute.
E il merletto fiorisce,
come un sortilegio,
dai fuselli e dalle trine
in un moto aereo e
musicale delle dita.
In piazza un gruppo di ragazzi,
con gli occhi fissi
a rappresentarsi mitici misteri.
E i pensieri vagano
oltre le nuvole chiare,
caricandosi di tinte verdognole
nei riverberi del cielo invisibile,
al di là delle colline.
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