Scritto da © morena - Ven, 07/03/2014 - 10:06
alla finestra
vedo l'aria tersa - a tratti pitturata verde oliva
alitare sulla terra scapigliata dal grecale
e lignei calici di succhi in un fulgore di oreficeria
mi siedo su una sedia
sotto un cesto di germogli:
smonto dal servizio sull'istante
mi godo una licenza
il lume sulla scrivania
cedo il timone ai sensi
(non cerchi di capire il macrame' di primavera
vai fuori a consumare quello scorcio sull'immenso)
di qua - sul pavimento
vibra appena un negativo in bianco e nero
le forme della vita sono immobili incertezze travestite
l'angoscia
recidiva
come un virus procariota
si nasconde sotto il velo delle fate
pasticciata di profumi guardo il cielo ricamato
sarà festa di pastelli questa sera sopra il mare
lunghi istanti di infinito da spruzzare dietro ai lobi
e camminare...
(ora sfugge che il tramonto si accanisce sulla luce)
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