Scritto da © Enzo53 - Gio, 27/02/2014 - 15:19
Rinchiudi la tua virulenza
nelle strozzature di cupe gole
e, rabbioso, ti apri la strada
tra le rocce, con rumore di vetri infranti.
Il tuo pianto copioso,
con impeto greve,
scorre nella boscaglia,
tra sassi e morge
che rendono dura la vita.
Nascosto da alture silenti
compari all’improvviso
nella brughiera ubertosa,
acquattato come un cervone.
Veloci e fresche
le tue acque
scendono agevolmente al piano
e s’infiltrano nella terra tenera,
alimentando, languidamente,
erbe e radici di piante.
Nei ristagni
rodi la terra scura
ma non ti lordi di limo.
T’allarghi solo in ultimo
in prospere piagge,
riposandoti a valle
quietamente.
Sulle tue sponde
casolari perduti
e ombre di pioppi.
Tutt’intorno
clivi coperti d’ulivi,
dolci e flessuosi,
appollaiati
nel riposo dormiente
del vago orizzonte.
nelle strozzature di cupe gole
e, rabbioso, ti apri la strada
tra le rocce, con rumore di vetri infranti.
Il tuo pianto copioso,
con impeto greve,
scorre nella boscaglia,
tra sassi e morge
che rendono dura la vita.
Nascosto da alture silenti
compari all’improvviso
nella brughiera ubertosa,
acquattato come un cervone.
Veloci e fresche
le tue acque
scendono agevolmente al piano
e s’infiltrano nella terra tenera,
alimentando, languidamente,
erbe e radici di piante.
Nei ristagni
rodi la terra scura
ma non ti lordi di limo.
T’allarghi solo in ultimo
in prospere piagge,
riposandoti a valle
quietamente.
Sulle tue sponde
casolari perduti
e ombre di pioppi.
Tutt’intorno
clivi coperti d’ulivi,
dolci e flessuosi,
appollaiati
nel riposo dormiente
del vago orizzonte.
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