Scritto da © fabiomartini - Ven, 02/04/2010 - 15:06
Ho deciso,
per te scriverò ali e gabbiani
che sul mare planan volando
e suoi
i vecchi dintorni persi senz'orli
ritorti
eppur sempre verdi
ai miei anni, che dentro porto
volti e riavvolti
e perenni sempre ai miei gesti.
per te scriverò ali e gabbiani
che sul mare planan volando
e suoi
i vecchi dintorni persi senz'orli
ritorti
eppur sempre verdi
ai miei anni, che dentro porto
volti e riavvolti
e perenni sempre ai miei gesti.
Vecchi,
ai miei quotidiani mentimenti e spesso
passilenti e nottetempi
o antichi pentimenti
da sempre dico miei
come fiori amati
sfogliando foto a quinterni
dagherrotipi grigioseppia
impoveriti sempre ai miei gesti.
Cammini marinai
e vecchi senz'onde,
nuotate perdute
e vele salpate e donne aspettate
eppur vivo sono... per sempre
e ancora.
Grido di gabbiani in volo, dicevo,
d'ali,
che guardo dal basso all'alto
mistando a vino
opachi euro sfuggiti
mai più (ahimè) giammai tornati.
Eppur sempresalto,
getti al mio ponte i sogni di gatto
che gatto son gatti
quei balzi di mare
e farsi guardare
e speculi specchi, latenti e schivi.
Concorro fuor tempo
oppure da sempre
occhi miei tesi
che io già sollevo e sempre,
che sempre con gli occhi nel cuore
in mano, da tempo io osservo
che mai e poi mai io
lisci piano e piano carezzi
e farsi guardare
e speculi specchi, latenti e schivi.
Concorro fuor tempo
oppure da sempre
occhi miei tesi
che io già sollevo e sempre,
che sempre con gli occhi nel cuore
in mano, da tempo io osservo
che mai e poi mai io
lisci piano e piano carezzi
i magici giorni che vivo con te...
amor mio.
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