Scritto da © Enzo53 - Dom, 26/05/2013 - 21:05
Freddo e grigiore,
polvere e fango.
Meditazioni indefinite
s’ annullano nella magnificenza
di una disprezzata penombra.
Solitudine immobile
attraversata da nuvole.
Colori umbratili ed evanescenti
come i toni di un paesaggio
disperso in nostalgici sorrisi.
L’aria è fredda
e il vento sibila
tra le foglie secche,
affastellate in impalpabili paludi.
Rumore di mulinelli
fra mura ingrigite
e scrosci irregolari di pioggia.
Sulle onde fiacche
di un lago diafano,
tra stanchezza di palpebre
e indifferenza di gesti,
si spegne la mia sete di verità.
Fuori dell’uscio di casa
suoni tristi e rabbiosi
avvolgono la disperazione dell’anima
con parole assenti di anonima protesta.
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