nella luce il volo

Nella luce posai il mio sguardo
ignorando i sepolcri
di gallerie e suoni
scavati all’interno della muraglia
quel tempo che in me
non ha più vita e senso
È il sol
che coce e arrossa la mia pelle
mentre l’amore
brucia e infiamma ogni pensiero
Di ogni vetta
scalai la solitudine
scendendo a malincuore da ogni sogno
Che cos’è mai l’ultimo respiro
quel che annaspa in gola
e non ha parola
come potrei chiamar di te
se a nulla giunse il perdono
rimasto ad invecchiare
tra inutili frasi e stupide finzioni
Se all’amor io dessi briglia sciolta
sarei di nuovo a navigare nella vita
e al soldo dell’innocenza
aprirei nuovi cieli
in quel buio che a piombo
cade sul sentiero di ogni affanno
e non è che di più facile
guardare in solitudine la morte
nel comune respiro
io non ho paura
per quante volte
non mi ha rubato l’anima
mi è in sorte compagnia
sempre presente
nel lieto e nell’avverso fine
che il giorno
non è più della notte
poesia
In quel che io sono
non ho ricordi
nel vento che m’innalza
sempre più in alto
che di terra non ho bisogno
quando il volare è solo dell’anima
e della morte non c’è bisogno.