Scritto da © Axel - Sab, 13/02/2010 - 10:42
(Ineffabile gravità)
.
Ho le nuvole negli occhi
e parole lunghe nelle dita,
legate al filo rosso d'una lama
con le vertebre di ghiaccio,
i diamanti nella voce.
Mentre ascolto sinfonie di tigri
ancora tacciono i vetri opachi,
nel fiato cavo della sera,
con le labbra cariche
di simmetrie svendute
fra catene di stelle buche.
.
(l'effetto lente)
.
Credevo fosse un sogno,
decollato da macerie nude
fra le mura della morte,
quell'attesa senza credito
nella sfida sulle ali schiave
d'un'orchidea declinata all'infinito,
in mille lingue estinte ad arte
nello stemma delle vene,
sotto il cielo capovolto.
.
(della materia oscura)
.
Il mio arco scocca un urlo
e il mondo rotola nel sole.
.
(sulle lacrime di Luce)
.
Ho le nuvole negli occhi
e parole lunghe nelle dita,
legate al filo rosso d'una lama
con le vertebre di ghiaccio,
i diamanti nella voce.
Mentre ascolto sinfonie di tigri
ancora tacciono i vetri opachi,
nel fiato cavo della sera,
con le labbra cariche
di simmetrie svendute
fra catene di stelle buche.
.
(l'effetto lente)
.
Credevo fosse un sogno,
decollato da macerie nude
fra le mura della morte,
quell'attesa senza credito
nella sfida sulle ali schiave
d'un'orchidea declinata all'infinito,
in mille lingue estinte ad arte
nello stemma delle vene,
sotto il cielo capovolto.
.
(della materia oscura)
.
Il mio arco scocca un urlo
e il mondo rotola nel sole.
.
(sulle lacrime di Luce)
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