Scritto da © matris - Mar, 09/02/2010 - 21:34
La dove le patate aprono la strada
siluri di carne bollono lenti
mi straziavano quelle parole
lontano il sole faceva capolino
erano i giorni della merla
il freddo s'insinuava tra gli anfratti delle rocce
scoscese a mirare il mare nella lenta risacca
eremi i nidi frettolosi dei gabbiani
ancorati alla roccia
privi di dettami, di ombre di lotta
i falò che scaldavano le celle del corpo
antichi rigori trapassati
latenti
nei sogni declini al sorriso
erano i giorni più freddi
i palcoscenici dei nostri amori
soli e densi
come il gnocco di febbraio
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