Scritto da © Livia - Dom, 18/11/2012 - 15:29
non scrivo poesia
i tempi sono cupi
come ululati di lupi alla fame
stralunati non scendon più a valle
per inerzia di vita,
non scrivo ma sento nel sangue
il crepitio del fuoco che incendia la gente
e le piazze sussultano con voce
di tuono lontano
i destini di un futuro e un presente razziato.
Sono per un nuovo orizzonte
più giusto e pulito, più oltre.
Questo per l’uomo.
Il poeta, mi chiedi ?
Il poeta è come quel lupo,
non ha niente
ma continua a morire
a sognare, resistere, per
per quell'unica briciola di rara
bellezza
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