La mia ragazza e suo marito (L'eloquenza in una Citroen Ds 19) | Poesia | Untel | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La mia ragazza e suo marito (L'eloquenza in una Citroen Ds 19)

La mia ragazza suonava un flauto traverso
e non sapeva cucinare i legumi.
 
Suo marito faceva il tramviere a Milano
e tornava con le scintille sugli omeri.
La sera faceva una lunga sosta di fronte alla tv
con il solito Borsci
che sapeva di cose felici e di stanchezza.
 
Lei mi salutava, abbassava la cornetta
e la cerniera di suo marito.
Con i capelli scostati ascoltava un documentario sui faraoni
e con la bocca prendeva il suo amaro.
 
Suo marito pensava alle punte speculari delle piramidi
e all’esercito di schiavi e borghesi che spingeva il sole sulle rampe.
Alla mia ragazza non piacevano i suoi polpacci da bella Otero
che io volentieri mordevo, 
e tornava indietro nei secoli.
La perdevo di vista.
 
Ovviamente non mi amava e io non la amavo,
mi interessavano i suoi fragili punti di vista
e a lei probabilmente il fatto che non mangiassi legumi.
 
Ci vedevamo spesso. Almeno una volta alla settimana.
Suo marito faceva il secondo turno
e noi tra le quattro e le otto di sera
con tutto il rispetto passavamo alla storia.
 

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