Scritto da © Untel - Gio, 01/11/2012 - 11:56
La mia ragazza suonava un flauto traverso
e non sapeva cucinare i legumi.
Suo marito faceva il tramviere a Milano
e tornava con le scintille sugli omeri.
La sera faceva una lunga sosta di fronte alla tv
con il solito Borsci
che sapeva di cose felici e di stanchezza.
Lei mi salutava, abbassava la cornetta
e la cerniera di suo marito.
Con i capelli scostati ascoltava un documentario sui faraoni
e con la bocca prendeva il suo amaro.
Suo marito pensava alle punte speculari delle piramidi
e all’esercito di schiavi e borghesi che spingeva il sole sulle rampe.
Alla mia ragazza non piacevano i suoi polpacci da bella Otero
che io volentieri mordevo,
e tornava indietro nei secoli.
La perdevo di vista.
Ovviamente non mi amava e io non la amavo,
mi interessavano i suoi fragili punti di vista
e a lei probabilmente il fatto che non mangiassi legumi.
Ci vedevamo spesso. Almeno una volta alla settimana.
Suo marito faceva il secondo turno
e noi tra le quattro e le otto di sera
con tutto il rispetto passavamo alla storia.
»
- Blog di Untel
- 774 letture