a Lilli
Lilli fu la dolce cagnolina di Giovanni Pascoli; proveniva da Lione. Fu molto simpatica dal comportamento di bambina. Il Poeta, che affettuosamente la ricorda, mi ha raccontato vari episodi e mi ha trasmesso il seguente testo. Ho cantato alquanto liberamente...
A ogni sosta, una preghiera: “O papà,
fermiamo qui.”
A ogni corsa una una sorpresa: “O papà, papa, papà!”
Ad un tratto la furbetta, me la vidi scivolar
lesta andava a ogni banchetto...
S'affacciava al finestrin
“O Lilli... per carità,
non mi fare andar su e giù.”
Ma a un un richiamo risoluto, la monella mi guardò;
non mi disse una parola, ma rimase al finestrin.
Impetuosa, ella più non mi guardò
rimaneva penitente... ma ancora al finestrin
La guardavo attentamente; mi fissò con gli occhi blu,
ma, all'invito più accogliente, fece un balzo e mi abbracciò:
“O papà, papà, papà
se sapeste l'emozion
ho rivisto le anetrelle bianche, verdi, rosse e blu.
Io vi porgo molte scuse
e comprendo... Il vostro sgomento,
ma son nata libertina
e pretendo curiosar.
Poi... Una cosa più importante:
io pretendo le vostre attenzioni
e sollevo quell'appunto che... Di corsa mi sfuggì:
Io che son di Lione mi son già legata a te
tu che vieni dall'oriente, perché stai distante a me?
Tu mi dici che son brava e son quasi uguale a te.
Se mi sgridi in ogni istante, dove sta legalité?
Bau, bau, bau
bau, bau, bau.”
… … …
- Blog di Giuseppina Iannello
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