Omaggio a Giosue Carducci
Io ti vedevo, assorto
Non chiesi mai di più...
Ma dall'ibiscus, alto, in giardin
Sentivo il tuoi sospir:
“Addio,
mia bella Italia...
Possa vederti ancor...
Ma dell'ibiscus, alto laggiù...
i frutti non vedrò.
il chiacchierio assordante
che scongiurava il pianto
per non udirmi ancor.
Addio, mia bella Italia...
Cime innevate ancor.
Possa per l'occhio vigile...
Non rivedervi più.”
-Chi tu fossi,
non so
Ma ti vidi in giardin...
mesti gli occhi e ruggente
al pensier, quel cipiglio
nel volto da Re.-
-Dalla folta criniera,
mi vedeste ogni dì...
Parli, ascolti... Comprendi...
Però...
Non domandi; ti chiedo perché
-Mi vedevi in disparte,
silenziosa, perché,
ai miei giorni, importanti
fu precluso saper.
Ero solo una bambina,
pensierosa nel cortil,
colsi il sole,
il cuore affranto,
ma il Senato mi sfuggì.
Ma rimaser le parole
in quell'enfasi solar.
Oggi so che mi vuoi bene
quanto io ne voglio a Te.
Come allora nel canto ed ancor
nel viatico,
nel canto,
ti risento accanto a me.-
- Blog di Giuseppina Iannello
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