Scritto da © SebastianoA - Ven, 02/12/2011 - 18:06
(prima lacuna)
c’è una certa pace tra i piatti e la bocca lontani dai tumulti sottostanti
cerchi portati giù schiantati tra le cosce dai brillamenti decodificati e nudi
si accavallano i silenzi nel giogo dell’afa settembrina
ti vedo accesa gemma incendiaria come un tramonto che prevede il vino
mentre sorseggi il flusso che m’insanguina, vermiglia
(seconda lacuna)
un fitto cumulo di negazioni ammette il desiderio quando l’aria si riempie
d’intrecci ed omissioni maree d’occhi bassi mentre la sera resta dietro la finestra
si colora di labbra l’ultimo pinolo e il piano sembra scivolare verso il seno
che azzera le distanze
(terza lacuna)
l’assedio decide l’avanzata senza regole o retorica di carne nel bacio
che precede la caduta degli avori
dietro la pelle fieri animali avvinghiati al battito
(congruenza)
Piazzolla continua a girare anche se bastano le mani
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