Scritto da © giuseppe pittà - Ven, 11/11/2011 - 17:21
vincerò di vita in questo angolo acuto che mi costringe a posizioni assurde?
(da "blues delle mie brame ed altri accidenti accidentati)
...
di
un tempo nuovo
come punta di jazz
nell'abbraccio della
piazza
ho bisogno questa
volta per
scrivere delle mie
solite morti
così con un loureed
nel cuore riparato
sfreccio nel pericolo di
un'autostrada assolata
sperando nella
buona volontà del
telepass
e nella tenuta delle
pirelli
per questo ghigno di
fuoriuscire dal cerchio
magia tra le magie
con l'ambipur a
ristorarmi i polmoni
e snellirò l'amplesso
per debita richiesta della
Viola
dopo aver bevuto
l'ultima vodka della
giornata
leggo tutto su
repubblica
perché insolito mi
stringo alla brava scena
che è soluzione
più magro di un etto
mentre provo il
divano centrale
nel mio sogno che più
preferisco
abbracciando ombre solo
antiche
di vecchie fidanzate
che mi hanno tradito
nel secolo della mia
malattia
sperando quasi sempre
di aver raccontato le
storie più dolci
navigando nell'amorevolezza
del miele
quaggiù
nelle stanze piene di
giandujotti
nella cattiveria complessiva di
tagliare la testa del babà
riempiendolo di crema e
ciliegia
consapevolmente arrogante
per un'azione di
complessiva malvagità
che oggi e domani come ieri
mi rovina la vita
uccidendomi fanculo di
diabete
...
(rasputin oh)
»
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