Scritto da © Giuseppina Iannello - Mar, 25/10/2011 - 08:39
Entravi nella stanza lentamente,
piccolo lume dalla luce fioca.
Azzurra era la veste,
azzurri gli occhi,
sì come l’onda
che cullò i tuoi sogni.
Mi guardavi in silenzio,
dolcemente…
Io non vedevo,
non capivo nulla.
In quei gelidi giorni,
era febbraio,
attendevo alla tesi.
Mi guardavi, in silenzio;
ti vedevo,
ma nell'incanto dell'età
più bella.
Tu, freddolosa, pallida,
e, certamente stanca
per quella malattia
che ti minava,
prendevi la mia giacca,
quella gialla,
me la ponevi sulle spalle...
Ed io sembrava non vedessi nulla,
persa in un sogno.
piccolo lume dalla luce fioca.
Azzurra era la veste,
azzurri gli occhi,
sì come l’onda
che cullò i tuoi sogni.
Mi guardavi in silenzio,
dolcemente…
Io non vedevo,
non capivo nulla.
In quei gelidi giorni,
era febbraio,
attendevo alla tesi.
Mi guardavi, in silenzio;
ti vedevo,
ma nell'incanto dell'età
più bella.
Tu, freddolosa, pallida,
e, certamente stanca
per quella malattia
che ti minava,
prendevi la mia giacca,
quella gialla,
me la ponevi sulle spalle...
Ed io sembrava non vedessi nulla,
persa in un sogno.
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