Scritto da © matris - Dom, 19/06/2011 - 17:45
Nel vederti così assorto
rapito da un rumore distante
scavato nelle fosse
nel viso asciutto pensante
dentro te il tutto s’apriva
il verde cangiante fresco
gracidare di rane laggiù
il lago dentro i tuoi occhi
rifletteva il tuo presagio
costanti i sensi aperti
pescavano dai sentieri
le parole d'estate
riscosse lasciate alla natura
mentre l’alba echeggiava al sole
una sinfonia di luci
sempre più accesa poesia
i fantasmi del passato
martellavano per uscire
a guardare il tutto verde
rapito da un rumore distante
scavato nelle fosse
nel viso asciutto pensante
dentro te il tutto s’apriva
il verde cangiante fresco
gracidare di rane laggiù
il lago dentro i tuoi occhi
rifletteva il tuo presagio
costanti i sensi aperti
pescavano dai sentieri
le parole d'estate
riscosse lasciate alla natura
mentre l’alba echeggiava al sole
una sinfonia di luci
sempre più accesa poesia
i fantasmi del passato
martellavano per uscire
a guardare il tutto verde
che ti circondava.
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