Scritto da © matris - Lun, 16/05/2011 - 15:30
Sprintavi sulla salita, sudore che rimescola le viscere
gli uccelli indefiniti a schivare le punte fresate
nelle capitali connettevi cartoline e tribali disegni
le onde nei sostegni
e lacerati gli erosi di colorati elmi
pratiche lasciate inevase
senza senso alcuno
le discese ardue e rapide
solcate dai limoni nel meriggio
trafitti a punta di sole
scavati trapassando le verdi foglie
ed al tuo amore pensavi
lumi e profumi del sud nel tepore
gremito di suoni tornati a scaldare
nelle processioni e nei pianti immoti
a raffreddare le perle spazzate
dalla via maestra
lasciavi il freno
correndo la vita
a bruciare i secondi
periti alla breccia
solcata del tuo rosso cimiero
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