Scritto da © matris - Dom, 27/03/2011 - 03:15
Mia piccola rosa blu, fiore mio prediletto
resto ad ascoltare il tuo canto smorzato
trasecolare il tempo e l’estasi di un tormento,
il mare dei miei pensieri che si accavallano
come flutti tra i marosi del mio cuore infranto.
La randa inalberata beccheggia nella luna
celata da veli d’organza ricamata di stelle,
il mare attenua la sua scomposta istanza,
c'è il tepore di un raggio che s'affaccia madido
della rugiada bagnata per le amare tue lacrime.
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