Scritto da © matris - Dom, 20/03/2011 - 12:02
Colte al volo le restie forze,
allentando le trascorse radici,
errai per strade senza meta
a rincorrere amori evasivi.
Nell’incedere, lasciai foreste
di sogni per strazianti realtà,
tra monti e valli vagavo per te
nelle misteriose città ti cercavo
ed alle sere, ove le schive ore
ci guardavano abbracciati,
le braccia sospese al destino
intrepido virgulto di cuore, t'amavo.
Dedico a te questo mio miraggio
lastricato di un candido amore
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