Baciami alle sei del mattino © Pietro Quiet
capirai che t’amo dall’odore dei cuscini
dai miei occhi chiusi
sempre pronti a fissarti.
Perché, invece, penso di essere solo l'antidoto giusto per scongiurare la sua morte? Si , mi sento un siero antivipera, deve saperlo! Domani glielo dirò ... o forse fra un mese, o chissà ... fra un anno... Intanto mi godo i suoi baci ... si... che per me sono ossigeno puro, dopo anni senza un vero respiro ... neanche questo gli ho mai detto, glielo dirò stanotte … si ho deciso.
Occhi chiusi ascoltando il tuffo al cuore
Mentre schiudi senza riserve la mia bocca
Attraversando il centro del mio universo
nel punto esatto dove
la mia lingua si unisce alla tua danzando in me spudorata
Fondendosi in un unico senso
Quello che unisce tutti i sensi
E che mi porta lontano
Al di là dei confini del tempo
In un viaggio all’estrema fine di noi
Dove siamo ora l’inizio di tutte le storie
Prigionieri e schiavi di veri istanti di eternità
ma siamo vivi e bruciamo
Solo amalgamandoci al ritmo del cuore
In un trionfo di felicità vera
Quella di assaporarci lentamente il gusto migliore
Stillando gocce di sale e miele
Unico antidoto alla morte peggiore
di vivere senza un degno sapore dentro
quello nostro … malgrado tutto ... ancora insieme
...estasi
in quegli attimi senza respiro
dove è il sapore
a fondere il pensiero
dove sono scintille
ciò che gli occhi vedono
magari tra uno scorcio di guancia
e il naso infreddolito.
Labbra che aprono porte di cielo
il tempo di rovistarsi dentro
e afferrare la cosa più dolce
o un dolore
la gioia mai provata
o il sorriso che chiude
l'affanno del cercare.