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introspettiva

Forse

È vero
a volte mi sento
svanito dal ciclo del tempo
 
forse un viandante
che come tartaruga
corre con gli ultimi
 
forse è colpa
di un'età imperfetta
che mi lascia sulla riva
come valva di poco valore

L'immaginario destino

Non guardate alle anfratte cose
le stesse ora evaporano nella calura
ora si rifugiano al colmo del cuore.
Rimangono  sempre in  noi
e nel nostro  mare che va e ritorna
mai stanco.
Vivere
amare
rimanere soli.

Ho sognato che stavo imparando a camminare

 
Vi piace sognare? A me moltissimo. 
Scusate il superlativo, vi giuro che cercherò di non abusarne.
Io faccio sogni a puntate, come un telefilm. Insomma, la fiction si è impadronita anche della mia fase REM, sarà per questo che per contrappasso non la guardo in TV.

Il passato (fra memo e nemo)

E se vi dicessi che il passato
è l’unica eredità che abbia
mi giudichereste povero o ricco?
 
Cosa mi possono portare via
che non abbia già perso?
 
L’ubiqua sua assenza
mi cresce come lievito

(XX) o/e (XY)

Solo qualche dettaglio
sessuali bagliori
dilatati in spazi sottili,
ambiguo narcisismo
amore sopito,
respiri catturano suadenti miraggi
in ampie parentesi racchiusi,
nascoste intriganti trasparenze
avvolte in drappeggiata seta
celano edonistiche ferite

Au revoir

Disteso sull’erba dolcemente in declivio,
lo sguardo perso nell’azzurro, ti confidi.
Accanto a te una splendida donna ti ascolta
attentamente sorridendo complice. Un’amica.
Che vorresti madre, amante e un po’ puttana.

La signora Flavia

" La signora Flavia",  così la  chiamò anche il vecchio parroco della chiesa di S. Pantalone, nel  corso delle esequie.
 Non gli venne   affatto spontaneo chiamarla  "sorella".   Ed  infatti, io pensavo a quel suo portamento  così distaccato  e distante, a volte  anche un po'  sussiegoso.  Non veniva altro  che  definirla  se non " signora Flavia".

Se

Se dovessi definire il desiderio,
lo identificherei con il tuo viso,
proprio quello che ho nella mente,
quello di sempre,
sereno o silenzioso
illuminato da due occhi che ho amato da subito
e che rubano il cuore 
a chiunque inciampi nel tuo sguardo 

Se dovessi descrivere una bella sensazione,
opterei per quella di averti accanto
silenziosa presenza,
fattivo essere Leggi tutto »

Ouverture

Bagliori mattutini
gli occhi fluttuano satinando dettagli
tratti dal luccicante specchio
dove appare la mia maschera
come dipinta in vuoto ossessivo.
Naturale stanchezza delinea solchi,
dove un tempo nascevano sogni,
fragile trasparente emozione
si soglie in spazi dai colori tenui

Morte di un fiore

Da te ho visto cadere
anche l'ultimo petalo
esalando il suo ultimo colore.
E' spirato in un afflato
ormai stremato
lasciando tutti noi
al nostro grigiore.
Mi piange il cuore
nel vederti ricurvo
sul tuo gambo
con il calice chino,
calvo,
dove un tempo
come ali di pavone

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