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Poesia

haiku?

 
alba torrenziale
eccesso di nuvole
stropiccìo di volti
 

Reintegrazione del niente

tutum tutum
tutum tutum

veloce sotto le luci
il treno fugge
verso il riscontro

tutum tutum

si armonizzano per simpatia
rumori e battito
tutum
cardiorotaia ferro-spugnosa
tutum
veloce sotto le luci
un bla - bla - bla
tonfo, sasso, orecchio,
- per carità - tutum

tutum tutum

Invasione dell’ipotalamo
con micro devastazioni periferiche
estese al sentimento medio…
Dio quant’eri bella
lenta sopra le luci
diagnosticata “tu”
l’insieme disgregato dell’incognita
tutum tutum
decadimento proto semantico
del più semplice bbbbalbettare
senza più respiro da dare
né calendule post oniriche
confuse girandole tutum
senza mani

tutum tutum

Operiamo il transito
dal cobalto al chiodo
senza intermedie illusioni
- dritto al cuore, dritto al cuore -

tutum o elusioni?   tutum?
Batti ancora processore quantico
sulla “vetta della torre antica”
saccheggiata e senza luna
per quel fiume di tutum
parole senza spine

tutum tutum
tutum tutum

- Firenze, stazione di Firenze -
- Qualcosa da dormire, per favore! -

tutum
tu        tu          m

Parole

Versa la tua parola
nella mia
come in un cuore caldo
senza attese
come se fosse
tremito e carezza
brivido arsura e pioggia
e terremoto
prima ancora
del nostro primo incontro.
Essa è per me
ciò che ti dissi un tempo
sete di goccia trasparente appaga
di vento furibondo
calma il moto
di ghiaccio d’anima
scioglie ogni cristallo
di luce limpida
colma il vuoto buio.
 

8 marzo - una croce

Anche soltanto
 
otto femori bruciati
otto crani anneriti
otto mani otto anelli di fede
otto volte mille le urla sentite
otto minuti o otto ore assassine
otto giorni il fumo coprì il sole
otto secoli occorreranno
 
per cancellare il segno.
 
 

Marea

 
tornerà la marea
cancellando le pozze iridescenti
e quel passaggio incantato?
 
 
tornerà la marea
-inevitabilmente-
e l'isola sarà di nuovo tale?
 
 
ah, quella fatale attrazione
della luna
che separa dal resto
ed imprigiona
 

Ricordo di te

Non sono sola
ho il tuo ricordo
lama di coltello
nel muto
vuoto
di giorni tutti uguali..
Sarà dolore
finchè avrò addosso
il tuo profumo
Sarò dolcezza
quando il tempo
segnerà
il mio volto
e le mie carni
cercheranno il riposo
Non sono sola
ho il tuo ricordo...

tanka

Rovina e brucia
questo fuoco che del mio
corpo è padrone.
 
Consuma si, ma dolce è
la voglia che ho di te.

sa die chi unidi (la giornata che unisce)


no a casu ses costadu
tue sei pane e uste
tue ventu chi jughes
in sa ianna verta

non a caso costola
tu sei pane e bastone
tu vento che scorta

in una porta aperta 

8 x 8

tutte seta son di pelle
sorriso dolce occhi di stella
nascono così tutte belle
dalla caverna a quella stalla
fino alla cinta dalle bretelle
a loro per mano oppure a spalla.
 

Rincorrendo beltempo.

Torti ulivi costeggiano le prode
in limite alle vigne di pampini
verdi lucidi vestite a giugno.
ci corre in mezzo il capriolo

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