melenserie | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

melenserie

Un...due...tre...prontiii....via!


Non mi vorrò vedere in fin di vita
voglio essere però della partita
so che non mi piacerò in quella guisa

Parlate per me, fiori

Attrezzo da tempo i miei pensieri
per offrirteli in dono, come fiori
cerco di carpire le essenze migliori
per trasportare sogni e desideri.

Riflessioni

Fiaba o sogno con cavallo

Ho in mente un ricordo da tanti anni
un forte vissuto, un'eccitazione
come spesso capita ai principianti
dall'essere per caso in qualche parte

Immaginazione

Non so pensarti, senza peccare
di platoniche voglie, veniali desideri
amplessi di due corpi glabri
e mille tue carezze, sontuose. 

5 - Sogno di un topo in mezzo al mar

Era triste il topo
che stava nella stiva
senza la speme viva
di realizzar lo scopo.
 
Sognava di stare nella stiva
di una nave non troppo stretta
per fuggire all'occasione
in tutta fretta.
 
Certo non era un tipo tosto
che si vantasse troppo,

Brune le labbra e ...


Non le ho mai viste rosse
le sue labbra, parevano viola
per via di quella serica pelle bruna
che sua madre le portava in dono
venendo di laggiù, una terra aliena.
Così quando quella sera, sul finire
delle mie cento e più preghiere
tremante scostò lenta la camicia

Gli occhi neri

Piantavo i miei occhi acuti come spilli
nei suoi, lucida ossidiana, tra le ciglia
e se un sorriso le sfuggiva, senza sicumera
scrollava la testa ricciuta col suo fare arguto
una cascata di capelli faceva un sipario di velluto
e non ci sarebbe stata replica, la sera.

Trecce nere


Vorrei incapricciarmi ancora
per quelle trecce lunghe nere
che frustavi attorno fiera
mi sorridevi per sfida, ch'eri
più maschia d'una amazzone vera
e non mi desti mai un bacio, oltre una sera.

ho un vangelo pur'io, ben nascosto, nella tasca interna del mio respiro (al cane che mi vive dentro, amando travestirsi da lupo)

scrivo di frusta sul mio corpo
frasi che si devono cancellare
smarrirsi tra i canali di una pelle antica
che suona e canta da tamburo
nelle notti sempre più atroci del buio
in un dispetto che è maleficio
pozioni proibite di un nuovo testamento

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 3821 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Carlo Gabbi
  • live4free