blog di sid liscious

Bassi fondali.
Grattacieli.
Grattacieli e bassi fondali.
Puttane e squali.
Froci.
Froci squali e puttane.
Un toro sventrato.

Cominciamo?
"Ok".
Allora overture.
Overture e preludio soffice soffice e... e subito minuetto.
Minuetto ed adagio.
Ed adagio e minuetto.

( "La poesia con la scadenza" di Tony il diamante troppo troppo troppo grezzo )
 

 

A piedi nudi vado calpestando l'alba.

Il piccolino si chiamava Gino.
La sua mamma Alice.
Vivevano in un grande prato il cui recinto praticamente impediva la libera circolazione solamente a loro.

Ovviamente come per tutti anche a me si presentano delle situazioni che non ho mai ben capito.
Quella storia dei fantasmi ad esempio.

Era nato a Stava.
Nonostante varie occasioni per trasferirsi stava ancora lì.
Stava annoiato.
E stava pure separato.

( "L'Amleto che risolse l'atavica questione d'Amleto" di Dan, lo di quando uno un racconto se lo merita, se lo merita )

( "Le due oche liberamente prigioniere" di Roy il capatalista )

La storia che narreremo oggi come avrete immaginato parla di due oche.

( "Lei" di Jonas il raccattapalle )

Lei.
Lei  era certamente un po' sventata però...

Camminando.
Camminando per il centro "mi tocca" attraversare il parco.
Guarda!
Meraviglioso!
Antonio Pigafetta ed un cardellino.