La poesia con la scadenza

( "La poesia con la scadenza" di Tony il diamante troppo troppo troppo grezzo )
 

 

A piedi nudi vado calpestando l'alba.
La circonvallazione salata lì davanti.
Quella nuvola un pensiero strepitoso.
Sottofondo.
Suoni d'armonia.
E.
E colori di grazia.
D'improvviso.
Una voce dissonante.
E.
Ed un acuto dal vuoto.
E.
E ti vengo a cercare dunque.
In tasca alghe insipide.
Nella testa paguri senzatetto.
Invece.
E.
E meravigliosamente.
Il momento scarpe ristabilisce gli equilibri.
E.
E ripulisce dal profumo di branco.
Così.
Così la mia estate una lode a gennaio.
In teoria.
Ma.
Un brano jazz soffice gravita.
Trovato!
Un buco sull'arenile rimane effimero.
Però consola più d'uno nell'acqua.
Evidentemente.
Occhi.
Occhi d'angelo fanno città deserta.
Sono.
Bomba piazzata ad orologeria dentro il costato.
Sono.
Scoppierà.
Sono.
Un tono metallico statico a rendere amara la bocca libera.
Oggi.