blog di poetella

Oltre lo stradone asfaltato, da poco steso sotto quei palazzi tutti uguali, cinque o sei piani, cortina o intonaco, balconi piccoli e serrande scolorite, oltre lo stradone il terreno saliva un po’, terra rossa e friabile, fitta d’erbacce e qualche sasso.

Eppure questa leggera opalescenza

della luce, fuori, come mi…

 

Siamo in sintonia, davvero, c’è un filtrare

di non so che, anzi, forse…

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Ma la cosa più struggente,

e facevo finta di non guardare,

(dovevo chiudere la porta del taxi, sì o no?)

mamma tremante sulle sue gambe gonfie,

Sono uscita a fare un po’ di scatti, oggi.

Tutto programmato. Anti/pensieri e anti/noia.

Il cielo giusto: una tempera stesa grigia grigia,

fondale squisito per qualsiasi ritratto.

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Benedetto aveva gli occhi azzurri. E lo sguardo sempre aggrottato.

Quindici anni e le gambe lunghe e magre.

Suonava la chitarra. Bene. Benissimo.

 

 Camminavo vuota stamattina,

masticavo solitudine e liquerizia,

accanto la tua assenza