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blog di mondoamfortas

ero in cerca di chi ??

Come una nenia di parole,
l’instancabile pensiero  si dondola.
Come alberi che risorgono dalla terra,
tra le spirali di voci perse nell’inconscio.
Numeri  quantistici scritti su un foglio senza senso,
solo una mano che  cerca nell’infinito l’attracco
della vita.
Gole profonde tra rupi senza fine,
scricchiola solitaria l’anima del  tuono che non trova
la sua nuvola.
Odissee nei mari ghiacciati,
nell’oblò appannato dal freddo,
una pipa emana l’odore del tabacco,
in un  fumo perso in una landa desolata.
Silenzi…
Un panorama disteso su un lenzuolo bianco,
tra i cuscini di piccole colline,
il vagare negli occhi che cercano risposte,
una scacchiera gioca la sua parte,
un pedone cade sotto i colpi di una regina
inesorabile.
C’è una chiesa che si nasconde sotto la neve,
il suo manto puro,la riscalda, offuscandola alla vista
di perfidi inganni..
E’  solo un errore  che grida perdono,sotto le  spoglie
di una lacrima che scioglie la luce di un Angelo
avvolto nella nebbia,
quel dubbio che permane,
quella voglia di essere,
ma un colpo di vento gira la pagina,
perdendo il senso della vita,

in corsa ...

 
Una lacrima si ferma all’estremità
del pianto,
chiuso in un angolo il tempo conta
la sua caduta.
La roccia scalfita dal vento
disegna forme geometriche,
ma le soluzioni si fermano
nel battito di un secondo.
Cerco tra le pieghe di un foglio
una lettera mancante
nelle note di un violino,
è solo il grido di una stella che cade
nel silenzioso suo mondo, incompresa.
Sfreccio,
sfiorando il mio volto nella barba incolta,
tra aliti e soffi di pioggia caduta sul vetro,
formando venature senza senso,
ma cariche di tensione,
la ricerca del perduto, in un futuro presente.
Una mano conduce quel filo attaccato ad un ago
nell’orlo della vita,
cucendo l’attimo, stracciato da un impulso
che porta assente lontano…
 
 
                                   Amfortas
 
 
 
 

udire ...

 
 
 
È l’anima che scorge
quel pensiero del mattino,
mentre una goccia di pioggia incessante
lo bagna.
Un solo corpo nudo
che cammina  nelle ore
cosparse di minuti,
di secondi,di attimi bruciati,
in quello spazio tempo.
Un volto pieno di espressione
che  porta a ciò che era
e non a quello che sarà,
mentre un cavallo tira
un carretto pieno di speranze,
illusioni,sogni,

rincorrere ...

 
Voglio cercare, trovare i miei passi,
sui sentieri persi in un’anima che rincorre
il suo silenzio.
Ho voglia di trovare la semplicità in quel bambino
di sempre, dove un sorriso,faceva gioire il mondo.
Sento le mani che mi attraversano il viso
piegato verso una scrivania piena di fogli,
le senzazioni che una musica mi dà
solo nel sentirla, portandomi lontano,
ricordandomi parole, momenti, a chi si ha nel cuore.
Sono le gesta umili che si muovono
alla ricerca sempre nel credo in cui tutto vive,
l’emozione di una pioggia leggera che bagna i vetri
della finestra sul cortile, mentre un pozzo si disseta.
Avrei voglia di gridare  a quell’albero,

a te Buon Natale ...

 
Buon Natale a Te :
a te che non mi conosci
a te che sai chi sono
a te che passi e non leggi
a te che  leggi in silenzio
a te che scrivi le tue parole
a te che le prendi e le fai tue
a te che pensi
a te che ti lasci trascinare
a te che nel tempo passi a guardare
a te che tieni chiusi gli occhi e vedi
a te che mi accompagni
a te che sei lontano
a te che mi guardi dentro
a te che ti presto un ombrello
a te che passo e vado
a te che mi soffermo per due parole
a te che credi nell’amore
a te che l’amore ti ha deluso

solo una foglia ...

 
In quelle foglie che cadono da un albero,
mentre nessuno si prende cura di riattaccarle,
così una lacrima che scende,
ma non si tenta di fermarla, facendola cadere
nel suo baratro profondo.
 
Fogli uniti uno all’altro aspettando
che qualcuno li riempia,
ma un gesto di stizza le riduce in frantumi.
 
Le parole scritte, dette, vociferate, pensate,
pronunciate nelle promesse,
ma basta solo un alito di vento per cancellarle
come fossero scritte su sabbia,
senza poi sapere dove finiranno.
 
La musica che esalta un attimo, un gesto,
un ricordo, una nostalgia,
eppure viene accantonato in quella polvere
che lentamente lo ricopre,
senza mai essere più spolverato,
per paura che riviva,mostrandoti
ciò che eri o che sei.
 
In quella foglia caduta nell’indifferenza
che non verrà mai riattaccata…
 
 
                                         Amfortas  

Francobollo ...

 
Si culla il tempo aspettandoci
che tutto si compia,
la calma del ticchettio di una sveglia
ritmato come musica.
Le prime gocce di una pioggia invernale
odorano di freddo,
cancellando quell’autunno
fatto da mille colori,
nell’oscurità di un tramonto inaspettato.
Un francobollo affrancato ad una lettera
pronto per il un lungo viaggio,
le frasi intense di chi ancora parla col cuore
racchiuse in quella busta,
i sospiri di aliti premurosi , come impronte

metamorfosi ...

 
 
Un mazzo di carte
un tavolo senza avversari, ma la mente
percepisce la tua presenza,
un bicchiere di gin riempie la serata,
affogandoci dentro, i pensieri più bui.
Una tazzina affondata nel lavandino,
la sigaretta spenta nel posacenere,
la televisione accesa su un qualunque programma.
Ho la testa che mi duole, le idee sopra le idee,
ma continuo a vedere il tuo volto,
tra un passaggio e l’altro dei miei progetti.
Non riesco ad uscirne stasera,
nelle frasi che mi hai detto,qualcosa intralcia
i miei giudizi, cosa c’è ?? cosa dicevano quelle
parole che nascondevano qualcosa?
Verso ancora del gin ,la tazzina è sparita
in  quel lavandino tra le bolle di sapone,
il silenzio mi rode dentro, mi chiedo dove mi portasse
la tua frase, cosa mi chiedesse nel suo silenzio,
nel suo doppio gioco, di intenzioni!
Smagliature, concepimenti, evoluzioni,
le senzazioni di una campana che batte e ribatte
avvertendomi… ma di che ? ma di cosa?
Ho solo paura di risedermi su quella poltrona di
quel teatro e ritornare a rivivere ancora
quella scena , alzandomi e andandomene,
Ho paura ma se capirò, questa volta
non mi alzerò !!
 

grazie a tutti ...una lettera

 
Scrivo questa lettera per tutti ,
ho saputo che una delle mie poesie è stata messa  in
rosso venexiano perle,
ciò mi ha fatto un enorme piacere e vorrei dire due parole se mi consentite,
nella mia timidezza , è difficile ma ci provo…
 
E’ bello sapere che ciò che il cuore ci indica ,ci fa sentire, ci fa comprendere,
venga tramutato in versi, in frasi che noi tutti indistintamente ci trasmettiamo,
è bello , leggere frasi dalle più semplici , alle più complicate,
da quelle che esaltano a quelle che si intersecano nelle nostre profondità nascoste,
dove noi coi nostri sentimenti,a volte felici a volte di rabbia,, ci esprimiamo,

rabbia e vento ...

 
È il tempo degli eroi non capiti,
dalle idee che hanno una doppia faccia,
di una frase che non trova il giusto
collocamento nella vita ordinaria.
 
È il tempo dove   le gesta
malvagie sopravvivono,
e le buone opere vengono
seppellite con le loro ossa.
 
È  il tempo che le parole uccidono
i  pensieri muti ,pieni di soffi vitali,
dove uno sguardo si china ,
ed un amore ha paura di essere
affrontato.
 
È tempo dove l’ora si nasconde negli occhi
per non farsi scoprire
mentre tace la clessidra nel rompersi
e perdere l’essenza dell’anima 

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