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blog di Mariagrazia Tumbarello

Il colle bruno tuba col cielo

 
 
sospeso
alla vista,
il colle bruno,
di fumo
e grondaie
annerito,
come scolpito
da dita ferme e franche,
par si prepari
a primavera
e guizzi
verso una fantasia

Al tramonto

impallidisce
la vista
alla linea
che si assottiglia,
confusa a distanza
nel vermiglio
impasto
tra terra e fuoco,
la sera
di desinare scotti
si disfa
e compone,
senza tregua,
rinnovando

Cantate

cantatemi qualcosa,
che sia una nenia antica,
una musica tribale
che non saprei riconoscere,
accetterei perfino
una di queste stramberie
di oggi,
vi prego,
levate in alto
il cappello al cuore
e cantate senza pudore.
 
 

La nostra preghiera

di noi,
ancora,
narra il firmamento,
della dita
impazzite
sopra i recessi
inviolati
dei nostri segreti più belli,
delle praterie
che, nascosti dai passi altrui,
disegnavamo su tavolozze
immaginarie,
dei fi

L'abbandono

sinchiodata
alla mente
la sera
sul molo,
è polvere il tempo,
son strascichi amari,
eppur quella volta,
agli occhi tuoi belli,
trasformati da luce
in polvere d'oro,
avrei affisso
il cuore

Quando verrai

quando verrai
di nuovo,
calpestando
il silenzio
di irrispettose frasi,
giungendo le mani
a pregare ascolto,
fa' ch'io sia
il vento
folle
che turbina di spettri,
fa'
che la ragione

Avemaria di maggio

pagane
le avemarie
intrecciate
sulle strade del maggio odoroso,
se di passione divina
o di fiati dispersi
nessun saprà mai
a cosa si eserciti
la mente
piegata,
su fasci di polvere di luce quasi assopita,
a filo

il talento e la gloria di chi non l'ha

dilegua
in echi muti
il talento solitario,
dopo vette di oro placcato,
tra titubanti schiere
pronte
a toccargli i calzari
intrisi di pece,
sorvola il cielo
di nulla vestito
chi fa dell'onore
la vita sua.

Onde

sciabordio
di catene sciolte
il frangersi mesto
di onde
in seno a riva,
di tanto guerreggiare
non resteranno
che i volti duri
di conchiglie
vuote,
a rimirar passaggi
di altri suoni
e ad annegare
pa

i giovani

non è negli anni a venire
il vantaggio della giovinezza,
ma nell'illusione
che la frattura
tra sogno
e ideale
sia un gioco
da adulti
cresciuti male

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