Scritto da © marcovaldo - Mar, 29/12/2009 - 18:17
Preghiera
Se fossi un angelo sarei il tuo custode
E volerei in alto fino al Signore,
Per lodarLo del bene che mi ha dato
In quest’ amore che non è peccato.
E volerei in alto fino al Signore,
Per lodarLo del bene che mi ha dato
In quest’ amore che non è peccato.
Sarei l'angelo che ti dona le sue ali,
Perché volare nella gioia della luce
E' il nostro destino.
Perché volare nella gioia della luce
E' il nostro destino.
Sarei l'angelo della luce,
Perché tu non debba mai sentirti abbandonata,
Nel buio della notte.
Perché tu non debba mai sentirti abbandonata,
Nel buio della notte.
Sarei l'angelo della preghiera,
Quando nel cuore senti entrare
La solitudine della sera.
Quando nel cuore senti entrare
La solitudine della sera.
Sarei l'angelo che ti accompagna alla fine della vita,
Per vedere il nostro tramonto
Sciogliersi tra le dita.
Per vedere il nostro tramonto
Sciogliersi tra le dita.
Sarei l'angelo dei tuoi sogni
Di un tempo ormai lontano,
Quando le preghiere ancora si contavano con la mano.
Di un tempo ormai lontano,
Quando le preghiere ancora si contavano con la mano.
Ma il tempo corre e il sogno resta
E i bambini, oggi, non pregano più.
L'unica rimasta, ora, sei tu.
E i bambini, oggi, non pregano più.
L'unica rimasta, ora, sei tu.
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 29/12/2009 - 18:07
Sarò una stella
Guarda che bella!
Da grande sarò come quella.
Perché dubiti, amore mio?
Lo sai che brillerò come una stella!
Da grande sarò come quella.
Perché dubiti, amore mio?
Lo sai che brillerò come una stella!
Stella stellina che brilli nel cielo,
Fa che non scenda mai sui miei occhi un velo,
Fa che una lacrima non bagni il mio viso;
Quello a cui la tua luce ha donato un sorriso.
Fa che non scenda mai sui miei occhi un velo,
Fa che una lacrima non bagni il mio viso;
Quello a cui la tua luce ha donato un sorriso.
Correvi così, felice tra il salice e l'ontano
Seguendo, dell'astro, il suo lampo lontano.
Sirio, Antares o Vega,
Tra tutte una sola al cuore ti lega.
Seguendo, dell'astro, il suo lampo lontano.
Sirio, Antares o Vega,
Tra tutte una sola al cuore ti lega.
Ma il tempo, si sa',
Come la nuvola nera nel cielo va.
Ti trovi ora sola negli anni,
Davanti ad un pozzo, coi tuoi affanni.
Come la nuvola nera nel cielo va.
Ti trovi ora sola negli anni,
Davanti ad un pozzo, coi tuoi affanni.
I tuoi occhi velati per una stella perduta,
Tu sei piccola e non sai che è solo caduta.
Tu sei piccola e non sai che è solo caduta.
Vieni in braccio da me
Andiamo insieme al bordo del pozzo
Per vedere lontano nel fondo
Che di fianco alla stella…ora brilla il tuo volto.
Andiamo insieme al bordo del pozzo
Per vedere lontano nel fondo
Che di fianco alla stella…ora brilla il tuo volto.
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 29/12/2009 - 11:12
Sabbia tra le dita
Ho passato il mio tempo
a guardare il tuo passato,
a guardare il tuo passato,
ti ho vista giocare
con le onde del mare,
dal soffio degli Alisei presa per mano
e come un palloncino rosso volare lontano.
con le onde del mare,
dal soffio degli Alisei presa per mano
e come un palloncino rosso volare lontano.
Hai planato come l'albatro
su infranti scogli e sull'orlo del baratro,
su mari profondi e tempestosi
e con bonacce amorfe hai toccato paralleli misteriosi.
su infranti scogli e sull'orlo del baratro,
su mari profondi e tempestosi
e con bonacce amorfe hai toccato paralleli misteriosi.
Nelle atmosfere di esotiche latitudini
ti ho vista dissetarti con il calore delle spezie,
ti ho vista mischiare con le lacrime il colore degli aromi,
ti ho vista morire nelle tue ovattate abitudini.
ti ho vista dissetarti con il calore delle spezie,
ti ho vista mischiare con le lacrime il colore degli aromi,
ti ho vista morire nelle tue ovattate abitudini.
Ti lambisce l'onda il corpo disteso,
dissolve l'acqua sulla spiaggia l'orma del tuo peso.
Come naufrago ardono le labbra salate al sole,
chiudi gli occhi arrossati su un passato che duole.
dissolve l'acqua sulla spiaggia l'orma del tuo peso.
Come naufrago ardono le labbra salate al sole,
chiudi gli occhi arrossati su un passato che duole.
Stringi il pugno, ma scivola tra le dita la fine sabbia,
come il tempo in una clessidra, lentamente e senza rabbia.
Si spargono i grani nel respiro del vento,
brezza che lontano porti i suoi sogni, ormai, più non ti sento.
come il tempo in una clessidra, lentamente e senza rabbia.
Si spargono i grani nel respiro del vento,
brezza che lontano porti i suoi sogni, ormai, più non ti sento.
Ho guardato nel tuo passato
un castello di sabbia…
un castello di sabbia…
***********
…e la voglia tu avrai
di sdraiarti al suolo
per guardare come in un film
i colombi in volo…
di sdraiarti al suolo
per guardare come in un film
i colombi in volo…
…e a me diranno che il vento
è il respiro di una donna…
è il respiro di una donna…
Marcovaldo - Mogol
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 29/12/2009 - 11:03
Is Argiolas. Sardegna 2008
Il vermentino è un vino ingannatore
Fresco disseta con intenso sapore.
Fresco disseta con intenso sapore.
Ad occhi socchiusi pensi di meditare
E non ti accorgi che, invece, sai volare.
E non ti accorgi che, invece, sai volare.
Un aquilone al tramonto di sera,
alto nel cielo sulle onde del mare,
alto nel cielo sulle onde del mare,
cullato solo dal soffio del maestrale.
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 29/12/2009 - 10:58
Stella che vai
Una notte ho allungato una mano
Per prendere il cielo.
Ho chiuso il pugno così forte
Da piangere per il dolore.
Per prendere il cielo.
Ho chiuso il pugno così forte
Da piangere per il dolore.
Volevo le stelle dentro di me
Ho aperto piano la mano
E una lucciola è volata lontano.
Ho aperto piano la mano
E una lucciola è volata lontano.
L'ho guardata andare via,
Addio mia piccola unica stella,
Anche tu, sola,
Provi ad illuminar la notte.
Addio mia piccola unica stella,
Anche tu, sola,
Provi ad illuminar la notte.
Ormai è mattino e non brilli più.
Aspetterò che il tramonto porti la sera
Per vederti volare via.
O, forse, restare nel palmo della mano mia.
Aspetterò che il tramonto porti la sera
Per vederti volare via.
O, forse, restare nel palmo della mano mia.
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Scritto da © marcovaldo - Sab, 26/12/2009 - 19:52
Come neve d'estate
Come neve d'estate
(Frammento di cronaca minuta)
"Am ciém Enzo e a ò ziré par quarant'àn sé pùlman so e zò par al strèdi d'là Rumàgna, parché questa, enca sa gnì càrdiì, là é tèra rumagnola…j à voja à dì quei chi stà lasò..i caporioni!!
Adèss a so in pénsion, ma quand cà sèra un po pio zòvan à faseva i biglièt sòra là S.I.T.A. e ad zénta annò vesta e cnòsuda un treno…Sa ò dal stori da racuntè? O l'oscìa!!! Sè! Aspètì un atùm.., sé..questa! Ma préma a ò da riempìm è bicìr…
Amarcòrd…mi ricordo…" Leggi tutto »
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 22/12/2009 - 23:51
Petrella 2
Ti ho aspettato invano
Amore mio.
Delusa,
ho concesso le mie grazie al vento.
Non mi ha donato un fiore,
ma ha fermato il tempo.
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Scritto da © marcovaldo - Mar, 22/12/2009 - 23:41
Petrella Guidi (Borgo della Valmarecchia)
Non sono qui per compiacer qualcuno
...Se non me stessa!
Sono la pietra che la pioggia bagna,
Che il vento bacia,
Che il gelo spacca.
Sono la pietra che nei sogni parla,
Come Sfinge ad interrogar l'Errante.
Quanto di questa valle,
Per te è importante?
Se, così, Sei distratto,
Fermati e siediti al mio fianco,
Chiudi gli occhi, prendimi la mano,
Sentirai impetuoso il fiume,
Per veder la storia al chiaror di un lume.
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