AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

blog di Manuela Verbasi

L'amore mio

Timido s'annacqua d'uno sguardo perso nel vuoto appena davanti. Un raccogliersi le spalle in una malinconia calda,  una trasfusione di sentire, nel tocco delle mani benedette da un sorriso. Riprese le redini, deglutito il pane e il crudo del mattino, le tessere spostate di un puzzle difficilmente tornano al loro posto. Vorremmo. Odora la pineta d'estate, odoro anch'io. Ha il palmo lucido,  come anche gli occhi degli attimi in lontananza. Pesa questo cuore. Guarda ancora il vuoto, disperato, in preda all'amarezza. Suda l'inverno di vertigini, il desiderio, le carezze, l'amore, la follia.
 
Manuela

 

Cose Così [un grano di sale]

Assetandoti di labbra
il bacio è un grano di sale
sulla punta della lingua

un lamento sciolto addosso
incatenato tra le cosce

Venexiana

Cuore scolorito

Velato labirinto in burrasca
indulgente di romanticherie. 
Vita incagliata e solitudine,
cuore scolorito, senza pelle.
 
Nei giorni confusi disperdo
palpiti d’anima solenne.
Discreta, detestandomi arranco,
incido, graffiando, catene laccate.
 
(2006)
Manuelachienmdrbg31.gif

 

23 nov 00:54

©Anna Sansonna
 

Cose Così [tralci]

Adorarti attraversarti

amarti

è vivere
in fiumi di tenerezze
dove annegano mani

sprofondi affondi intero
la pelle a bersi

tralci

aggrovigliati sparsi
liquefatti

i tuffi dentro
uno ad uno

accanto ai soffi, i baci
... oh i baci!
morsi di mela

  Leggi tutto »

primavera in quest'autunno che piove

primavera  in quest'autunno che piove

tasche di paglia e grilli nelle scarpe
canzoni in testa, forse l'estate in viso
rose mercurio, spade e braccia di salice
disteso il mio odore sulla schiena
allarga le gambe, t'abbraccia da dietro

 

Quasi verde

Odo Tinteri Vele

Un pulsare d'ami affilati  precede d'arcobaleno, fogli arricciati e spumosi, tralci masticati, intrecci di porti all’ombra di pozze d'acqua piovana, vele inerti dal petto gonfio nei soffi d'insignificanza e di brezza.

Armonia in sacche d'un tempo breve, alle veglie, alle spalle, all'inedia, a nascondino gli occhi bendati. L'intento celeste rimasto sordo a novembre  è muschio umido d'approdo quasi verde.

Manuela

 
al mio amico Walter, in risposta al suo commento:
 

Ma se scrivo: "grigio, giallo, quasi verde", qui la parola prende il sopravvento sulla pittura. Il quasi-verde in pittura che colore sarebbe, come potrebbe rappresentarsi?

Gaudì Arlequin meets

Gaudì Arlequin meets

 

Accenditi attraversandomi di fibre ottiche in un regno di polvere incosciente e chiudi gli occhi dipingendo noi vivi di uno scroscio in diagonale. Due istinti su strapiombi di lucentezza vitrea, le tue mani rimbalzano, deponendo strali profumati di sole se cinguetto acquietata e languida nel tuo becco.

 

Manuela

Istantanee d'autunno

Sono foglia sottile nell'ultimo volo
  Lascio un ramo che mi diede vita
Plano e volteggio in cerca di vento Leggi tutto »

Cose Così (sabbia)

Sei piovuto sulla mia terra
fecondando i pensieri alla mia sabbia
così lontana dall'eco del mare

Le tue pareti scoscese e le mie valli
strette  a pugno di silenzio
esiliato tra le dita

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 5262 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • live4free
  • Laura Lapietra