Cose Così [la casa bianca]
E' un bosco fitto che si staglia sopra il bordo dei miei occhiali, torma di conchiglie bottiglia su radici di terra rossa. Un movimento ondulato, come di rondine a planare, sospetto primaverile con in tasca germogli acerbi.
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Cose Così [di gelso]
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Cose Così [di Sara]
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Cose Così [alle scosse e ai fulmini del tuo tuonarmi]
Scendo precipitosa una scala di marmo, sciolti i sandali, il freddo sulla pianta del piede. M'intingo del blu delle pareti, sciolgo i fiocchi ai pacchetti sulle nicchie nel muro. Sa di primavera ed è già estate, quest'arietta tiepida che muove le gonne, scondinzola sulle caviglie scoperte, porta a passeggio il quotidiano ai marciapiedi. Leggi tutto »
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Viaggiatori 5
Amare.
Rilanci di parole del tardo pomeriggio, il vocio, il cinguettare, il corteggiamento.
fammele vedere coi tuoi occhi.
Ponile appena sotto i nostri passi.
Dimmele.
Le stesse parole, galleggiano su tutte le altre, fanno il giro ed atterrano impavide. Te le devo dire. Te le voglio dire.
Amore mio, mio unico
Manuela
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Cose Così [dalle caviglie alle ginocchia]
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Cose Così [in un pensiero]
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[renga]
Incendia i sensi
sapore tra le pieghe
profuma il viso
Io voglio la tua bocca
e i tuoi pensieri, tutti
Pioggia d’incenso
ora affonda la lingua
vorace e oscena
In ginocchio adorante
sei vento sulla brace
Manuela
[érotique-renga]
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Cose Così [il sogno]
Nell'età in cui ripiego gli aquiloni, salto da una foglia di ninfea all'altra e provo ad arrivarti.
E' un lago fermo quello dei miei giorni, scacco verde rame, tra canne di palude.
Un tango figurato, senza musica dunque, il ballo a sera.
Boccheggio nel sogno in cui tu non sei ed io sono come ti sento. Non leggo il senso, di tre locali chiusi, di queste mie lacrime facili, fragili.
Soffia alla campagna ondata, vento e spettina. Scarnisce il vetro nell'occhio, il male dentro a satollarsi.
Ho la tua voce a farsi sciarpa bianca, strada in discesa al centro della schiena.
[con te sembra di stare sopra un'altalena,
ma forse va bene così]
Manuela
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Viaggiatori 4
Lui si riveste subito, ché un Uomo non può essere tenero, i lupi se lo mangiano, ho pensato che era un bambino, le ginocchia sbucciate nascoste nei pantaloni, tanta voglia di giocarsi la vita. Ho visto il suo cuore quando me l'ha aperto del tutto, ed ho potuto avvolgermi d'amore, il mio più grande amore. Ho visto il suo cuore nel momento esatto in cui l'ho sentito perduto, disabituato alla dolcezza, arrendersi poco a poco, poggiare alla parete le lance e portarmi fiori alle labbra, con le sue. Parole indispensabili, silenzi. E' come se l'avessi sempre amato, sempre saputo, ogni suo gesto, ogni desiderio, interpretato io. Lui ha visto il mio cuore, lo tiene con entrambe le mani, per non farlo cadere. Ché il mio cuore è un macigno e pesa di amarezze stratificate. Lui legge, il mio cuore senza fiato, poggiandoci le dita lo fa tremare d'amore incontenibile.
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